Frutta e verdura al mercato rionale, di pomeriggio. Pesce fresco e crostacei al supermercato di sabato sera. Spesa settimanale all'ipermercato di domenica. Scatolette e detersivi al discount a inizio settimana.
Fare lo slalom tra vari tipi di negozio e in giornate od orari diversi è una strategia infallibile per risparmiare sulla spesa di casa, perché i prodotti non hanno sempre lo stesso costo: i prezzi possono variare di giorno in giorno, o di ora in ora.
Il caso più lampante è quello dei mercati generali, che, in precise fasce orarie, aprono anche ai privati: così facendo, ad esempio, a Bologna si possono comprare frutta e verdura pagandole il 40% in meno che in negozio.
E al centro agroalimentare di Roma, oltre all'ortofrutta, il sabato mattina viene offerto a prezzi di costo anche il pesce fresco.
Pure nella distribuzione moderna comincia ad accadere qualcosa di analogo: ci sono superstore dove il sabato pomeriggio, poco prima della chiusura, tutto il pesce fresco già confezionato o la carne in vaschetta vengono liquidati con sconti che arrivano anche al 50 per cento.
Anche il giorno in cui si va a fare la spesa può fare la differenza. Di domenica e lunedì negli IperCoop aperti in Toscana, per esempio, spendendo almeno 85 euro, si ottiene uno sconto del 15% sul prezzo più alto dello scontrino.
Molte catene di supermercati e di discount concentrano le offerte più aggressive di martedì o mercoledì, due giornate in cui hanno meno clienti rispetto a lunedì o sabato.
Inoltre da qualche mese, grazie a un accordo tra Associazione nazionale direttori mercati all'ingrosso (Andmi), Mister Prezzi, Cgil Funzione Pubblica e Anci, nei mercati rionali si può trovare un paniere di prodotti alimentari, di stagione e locali, a prezzi calmierati e controllati.
(M.S.)
